12.5.07

 

Giorgiana chi?

Il 12 maggio 1977 a Roma si stava celebrando il terzo anniversario della vittoria del referendum sul divorzio. Una manifestazione pacifica, di quelle dei radicali, i soliti digiunatori, puttane, froci, senzadio, carcerati e drogati. Una ragazza di 19 anni sente dei rumori, è un po' pigra in quella Roma così sorniona, esce di casa sul tardi per andare a dare un'occhiata a Piazza Navona, quella delle bancarelle natalizie con i dolciumi e i giochi per le calze dell'epifania.

Il 12 maggio 1977 a Piazza Navona non c'erano neanche i pittori o quelli che fanno i ritratti-caricature ai turisti, ma le strade erano bloccate lo stesso. Niente orde di curiosi, coppiette e gruppi di amici attirati dalla dolce aria di metà maggio. No, quel giorno le strade erano proprio bloccate, la polizia aveva deciso che non si passava, la piazza era diventata una trappola per i manifestanti.

Alcuni spari ad altezza d'uomo - 'shoot to kill', una tecnica internazionalmente approvata da polizie e servizi segreti di tutto il mondo, ampiamente usata dai soldati in borghese di Sua Maestà la Regina del Regno Unito in Irlanda del Nord e tornata in voga oggi con le nuove leggi sul terrorismo.

Il panico.

Un agente in borghese identificato in seguito come tale spara, la polizia reagisce contro se stessa, sfogando la propria rabbia frustrata nei confronti di ragazzi come loro, che possono permettersi di non uniformarsi ed esprimere le proprie idee di libertà.

Giorgiana è uscita tardi quel pomeriggio ma non è più tornata a casa.

A pochi passi dal luogo in cui venivano perpetrati crimini di stato, in nome del mantenimento di un ordine pubblico nel tradimento assoluto dei principi che hanno ispirato la Costituzione, dibattono i rappresentanti del popolo italiano. Gli eletti; che negano l'evidenza. Eletti perché espressione di interessi particolari, sempre e comunque nel nome del sovrano popolo italiano.

Giorgiana Masi ha 19 anni e li avrà per sempre, è stata uccisa da un proiettile sparato da non-si-sa-chi-non-si-sa-perché-in-realtà-lo-sanno-tutti-ma- tanto-non-si-saprà-mai.

Ci sono spari e morti in piazza, a pochi metri dal Parlamento, ma i lavori seguono l'ordine del giorno, il presidente del Consiglio Andreotti e il capo della polizia Cossiga nicchiano, Andreotti manterrà il dovuto riserbo e Cossiga il picconatore - indicato dai manifestanti come mandante dell'omicidio - ha affermato in queste ore che non dirà mai cosa è successo, cosa sapeva.

D'altronde non c'era, e se c'era dormiva, e se dormiva sognava, e se sognava sognava un'altra cosa.

Omertà elettiva.







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