8.6.04

 

Carla Fracci è Maria Stuarda

Il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma al Teatro Nazionale con Maria Stuarda – Ultima notte, una fantasia danzata ideata da Beppe Menegatti, magistralmente interpretata dalla divina Carla Fracci affiancata dalla prima ballerina del Bol'shoi Ilze Liepa.

Una delle più appassionanti vicende al femminile della storia, in cui due regine e cugine diversissime per aspetto e per carattere si trovano ad essere rivali.

Elisabetta I, figlia di Anna Bolena – dama di compagnia di Caterina d’Aragona, fece innamorare Enrico VIII e fu considerata una delle cause determinanti dello scisma con la Chiesa di Roma. Tollerante e razionale, grande statista dal forte rigore morale che consente la libertà di espressione e il fiorire del teatro elisabettiano, deus ex machina in molte commedie di Shakespeare

Maria Stuarda, regina di Scozia a soli sei giorni, sposa il Delfino e giovanissima diviene regina di Francia, Scozia e, per i cattolici, anche d’Inghilterra. Rimane vedova ma si risposa, uno dei suoi quattro mariti muore in circostanze misteriose, forse ucciso dal suo successivo consorte. Tenta varie volte di reclamare il trono d’Inghilterra ma presto abdica anche come regina di Scozia. Bella e passionale, intrigante e pessima statista, fervente cattolica, muore decapitata, la mattina dell’8 febbraio 1857 per ordine di sua cugina, Sua Maestà la regina di Inghilterra Elisabetta I.

Si narra che proprio quella sera Maria Stuarda abbia scritto cinque liriche con gli eventi salienti della sua incredibile vita. Robert Schumann mise mano alle liriche e compose nel 1852 le Gedichte der Königin Maria Stuart, in un’esplorazione della psiche e delle emozioni della donna nella sua ultima notte di vita..

Con la regia di Beppe Menegatti e la coreografia del canadese Wayne Eagling. Un cammeo: il giovane Alessandro Riga nel ruolo del re di Francia primo marito della Stuarda. Un certain regard: il fascinoso Mario Marozzi nuova ètoile del Teatro dell’Opera di Roma, Riccardo Di Cosmo, Guido Pistoni e Manuel Parrucini.

By Valentina Cosimati & Daniele Cipriani
Pubblicato sulla rivista R360, n. 1, giugno 2004

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