29.4.10

 

autobus romani: i pendolari esperti


I passeggeri delle oltre seimilacinquecento linee di autobus urbani a Roma, senza contare i tram, i trenini metropolitani, i treni regionali e la metro, costituiscono un vero e proprio microcosmo all'interno della città che racchiude due stati e mezzo. La prima, fondamentale distinzione è tra pendolari ed esperti e neofiti e turisti.
I pendolari prendono l'autobus nei giorni lavorativi in orari ben definiti, utilizzano percorsi calcolati con precisione assoluta e hanno studiato opzioni di riserva pronte all'uso nel caso di imprevisti effettivi, che non includono ovviamente le manifestazioni laiche e religiose e i grandi eventi sportivi che si avvicendano nel centro cittadino a giorni alterni con picchi di cinque o sei sul medesimo percorso della stessa linea.
Il pendolare si riconosce grazie alle straordinarie capacità di individuare e intercettare i sedili liberi o in procinto di liberarsi, di essere sempre fornito di qualunque giornale freepress sia presente su piazza, e dall'armamentario di oggetti all'apparenza innocui che trasporta con sé trasformandoli all'occorrenza in veri e propri utensili di sopravvivenza urbana.
Il pendolare sa captare il passeggero sprovveduto e, in fermata, è capace di scoraggiare chiunque a salire sull'autobus su cui intende viaggiare con spiegazioni, inganni, ipnosi e azioni di trasformismo. Il pendolare esperto è organizzato e coalizzato, ad ogni fermata è possibile individuarne esemplari dall'aria innocua muniti in realtà di perfide strategie di dissimulazione. Camaleontico, si mimetizza tra i neofiti, trarrebbe in inganno anche Hercule Poirot, si assottiglia nel cono d'ombra del tabellone con le indicazioni sulle linee notturne che a quell'ora neanche un turista consulterebbe, scambia messaggi sms con i pendolari delle fermate precedenti e successive in una sequenza ispirata a tam tam dei nativi americani, tanto precisa che la NASA sta cercando di studiarne il funzionamento e gli orologiai svizzeri tarano i meccanismi perfetti delle loro creazioni sul ritmo sequenziale delle vibrazioni dei telefonini, semplicemente per controllare ed eventualmente agire sul livello di affollamento della vettura. Nel caso, infatti, di un numero eccessivo di passeggeri, parte la prima raffica di sms con conseguenti azioni performative urbane, antesignane dei moderni flashmob, in cui si inscena la teatralità più profonda della società italiana.
Un fasullo sciopero improvviso dei pulitori delle vetture che non è stato segnalato dal notiziario, a volte i neofiti li consultano prima di decidere di utilizzare gli autobus di linea, perché non organizzato a livello nazionale ma soltanto circoscrizionale indi ragion per cui è assolutamente sconsigliabile aspettare quella linea di bus che tanto non passerà perché in partenza dal capolinea nella circoscrizione in cui c'è lo sciopero dei pulitori e quindi da lì non partono, meglio, decisamente meglio, fare qualche metro a piedi e dirigersi verso la vicina linea di tram che porterà alla metropolitana certamente più veloce.
Una manifestazione che cambierà il percorso 'dove deve andare lei?' chiede il pendolare con fintissima compassione al neofita ignaro e già un po' preoccupato, 'ah e non vorrà mica prendere il 110/95???' All'ignaro si disegna un punto interrogativo sul volto, segno inequivocabile che il gancio potrebbe funzionare, 'no glielo dico perché oggi fa un percorso diverso, e infatti io non lo prendo mai perché fa un'altra strada ma oggi mi ha telefonato la suocera della cugina del fioraio che abita accanto alla portinaia dello stabile del figlio del panettiere che ch'a un cognato che lavora accanto all'ottico della maestra dei nipoti della signora Lia che ha incontrato il fruttarolo dove mi madre è andata a comprare la cicoria stammatina presto che così la serve meglio e che gli ha detto che oggi dovevo andare alla società dei telefoni a sbloccare il cellulare della figlia dell'amico del nipote del preside della scuola dove va mia nuora perché un compagnuccio gli ha diggitato non so quale codice sulla tastiera e co' ste tecnologgie moderne fanno certi macelli ogni volta ma siccome m'aveva fatto un favore con i morsetti della batteria allora mi tocca andarci a me, e prendo il 110/95 che proprio oggi per una manifestazione dei lavoratori dell'aeroplumeggiamento farà un'altra strada'.
Il neofita è ormai stordito, preoccupato e allarmato per le possibili conseguenze di una variazione nel percorso del bus, la sfilza di parentele e amicizie lo ha fatto cadere nella trappola del pendolare camuffato da utilizzatore casuale di autobus e di una linea pergiunta neanche nel suo tragitto, l'aeroplumeggiamento è parola abbastanza complicata, soprattutto se 'biascicata', smozzicata tra le altre tanto da risultare non inventata bensì mal compresa, ed è pronto ad ascoltare con occhi e orecchie. 'Eh no, guardi le conviene fare un dieci metri a piedi, prende il tranve e poi la metro ché se prende questo 'ndo va? la porta da 'n'altra parte eh non j'è comodo, no je conviene de prende il tranve lì a una decina di metri e poi chiede me pare che forse va verso la metro ma non lo so per certo perché non so tanto pratico cogli auti, sì je conviene chiede quando arriva alla fermata del tranve, e sì, per fortuna che m'ha 'ncontrato e j'ho chiesto 'nd'annava che sennò chissà che giro faceva che poi co 'sto traffico....buonagiornata, prego, prego, arrivederci, ma se figuri, se non s'aiutamo tra noi cittadini, eh sì a Roma se sa, buonaggiornata'. Quando il neofita arriverà alla fermata del tram ovviamente l'autobus in questione sarà già ripartito e il pendolare mimetizzato al sicuro nel suo percorso quotidiano.
La dilatazione dei corpi all'interno della vettura nelle prime fermate è un altro dato essenziale per la riuscita dei vari piani di dissuasione e consiste nella capacità di creare una sorta di cordolo umano in punti strategici quali le portiere, il vetro anteriore vicino all'autista e il vetro posteriore per dare la sensazione della pienezza. Qui il pendolare sciorina i suoi utensili di sopravvivenza urbana con composizioni artistiche di borse, giacche e cappelli che, opportunamente sistemate con sapienza acquisita nel tempo, accrescono l'effetto visivo modello sardine che farebbe passare la voglia di entrare nell'abitacolo anche ai turisti più determinati muniti di teste d'ariete, campioni di rugby della contea e guide multilingue per controllare i refusi, i pendolari hanno qualche anno di esperienza sulle spalle e vari centimetri di tacco in più sotto le scarpe rispetto ai forzuti e corporativi studenti.
Il pendolare esperto è accessoriato con giornaletti freepress, libri da leggere in piedi, libri da leggere comodamente seduti sul sedile preferito, libri da leggere all'andata e libri da leggere al ritorno in caso di nervosismo o impreviste gratificazioni, completo per maglieria con ferri di varie numerazioni, gomitoli, portagomitoli da viaggio, borse a tracolla con leggio cartamodelli portatile, thermos di caffè e cappuccini caldi o freddi in base alla stagione, giacche e cappelli per il mimetismo urbano e le simulazioni scatola di sardina, trousse per trucco e parrucco, giornali acquistati non tanto in base alle preferenze politiche quanto bensì alle coordinate sedile-linea di autobus-corrimano e quindi variabili in base al percorso, bottigliette d'acqua e un numero non inferiore a due telefonini, di cui uno in dotazione dalla compagnia di trasporti al secondo abbonamento annuale e l'altro privato, alcuni hanno anche quello aziendale. Il tutto stipato in borse casuali e all'apparenza, ma attenzione che le apparenze ingannano, normali per dimensioni e forma.

©© Valentina Cosimati

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