19.3.08

 

Tibet, il governo chiede di aprire le frontiere ai giornalisti


Vernetti alla riunione straordinaria delle Commissioni congiunte esteri di Camera e Senato: fondamentale il fattore tempo. Troika europea e importanza di aprire il dialogo fra Cina e Dalai Lama

Nella riunione straordinaria delle Commissioni congiunte esteri di Camera e Senato il Sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti ha affermato la gravità della questione tibetana e ha chiarito che il fattore tempo è fondamentale nella necessaria apertura di un dialogo tra il governo cinese e il Dalai Lama, interlocutore che la Repubblica Popolare Cinese non vuole considerare come credibile.

“Le olimpiadi con i carri armati a Lhasa forse sono tecnicamente possibili - ha affermato - ma culturalmente e politicamente inaccettabili”. “Pechino ha fatto un grave errore - ha aggiunto nella relazione alle Commissioni - a non considerare il Dalai Lama come un interlocutore credibile. Il leader politico e spirituale del Tibet ha infatti risposto negli anni – ha sottolineato nel suo discorso – alle accuse di voler instaurare uno stato teocratico con la creazione di strumenti democratici e con la lotta nonviolenta. Le lotte di questi giorni, che si sono estese ad altre province occidentali della Cina e che non sempre hanno avuto la natura pacifica che da sempre caratterizza l’opposizione a quella che “viene percepita dai tibetani come un colonialismo cinese”, dimostrano che il Dalai Lama è l’unico interlocutore con cui Pechino deve confrontarsi per evitare la degenerazione di un moto popolare in una sanguinosa rivolta”.

Le critiche interne alla politica nonviolenta del Dalai Lama si sono infatti concretizzate nei giorni scorsi nella dichiarazione delle sue intenzioni a dimettersi da capo politico del governo tibetano in esilio se le violenze fossero continuate. Per il momento a Lhasa si riporta una situazione di calma apparente, contornata da alcuni arresti da parte delle autorità cinesi.

Le notizie, però, sono inevitabilmente frammentarie perché – ha denunciato Vernetti – “dal 12 marzo si in tutto il territorio della Repubblica Popolare Cinese sono state oscurate le fonti che davano informazioni sul Tibet, compreso l’accesso ad internet, il controllo su fonti quali YouTube! con la cancellazione di video dalle regioni e un forte oscuramento delle informazioni alle ambasciate”.

Il governo italiano, ha annunciato Vernetti, ha inoltre dichiarato l’intenzione di istituire una missione indipendente di osservatori europei sotto forma di trojka tra Slovenia, Francia e Commissione Europea.

Nella riunione straordinaria delle Commissioni esteri è stata avanzata anche l’ipotesi di una iniziativa con il Consiglio dei diritti umani che potrebbe inviare una missione di monitoraggio, escluso il coinvolgimento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Per quanto riguarda la proposta del Presidente del Parlamento Europeo ai Capi di Stato per disertare la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici il sottosegretario agli Esteri ha nicchiato, affermando l’importanza del fattore tempo per aprire un dialogo produttivo tra Pechino e il Dalai Lama.

Al neonominato ambasciatore cinese è stato espressamente richiesto, inoltre, che le autorità cinesi consentano un libero accesso dell’informazione europea nelle zone coinvolte dagli incidenti rilasciando i visti per giornalisti italiani ed europei che oggi non possono giungere in Tibet. Anche il Papa che fino ad oggi, malgrado numerose richieste, non si era pronunciato,è intervenuto sulla questione chiedendo alla comunità internazionale di rompere il silenzio.

by Valentina Cosimati
online @ Sole Rosso

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