3.7.07
Leone d'oro della danza a "The Art of Seduction" del coreografo Haring
Si chiude la Biennale di Ismael Ivo
Venezia - Leone d’oro per il miglior spettacolo di questa tempestosa edizione della Biennale Danza diretta da Ismael Ivo è The Art of Seduction – Posing Project B della compagnia Liquid Loft. Il coreografo Chris Haring, secondo le motivazioni della giuria, “ha trovato soluzioni intelligenti e originali per lanciare uno sguardo a più prospettive sul tema della Biennale, Body & Eros”. Lo spettacolo “esprime – secondo la giuria internazionale - una visione fresca e innovativa per il futuro della danza”.
The Art of Seduction è andato in scena in prima assoluta il 19 giugno in un infuocato (per mancanza di aria condizionata) Teatro alle Tese delle Vergini. Lo spettatore si dispone a semicerchio intorno ai danzatori, in uno spazio neutro senza palco né sedie. Si entra con i performers già in scena, accasciati a terra sotto delle coperte di pelo bianco, sono visibili soltanto le gambe, il respiro affannoso si fa sempre più veloce, come in un amplesso. Da lì comincia un’esplorazione ironica dell’eros attraverso la messa in scena in forma grottesca dei clichè sulla sessualità nella società contemporanea.
Uno spettacolo abbastanza ‘leggero’ con punte di comicità, in cui la compagnia ha modo di giocare con luci, suoni, immagini, movimenti e parole, ammiccando agli spettatori-voyeur che non vengono mai coinvolti direttamente nell’azione scenica. L’esplorazione passa dall’immaginario dell’erotismo sotto la doccia, alla diva che cammina tra microfoni che amplificano ai limiti del grottesco pensieri nascosti e gossip.
Danzatori che espongono corpi, stuzzicando gli spettatori, e giocando con la versione contemporanea dell’immagine erotica. The Art of Seduction – Posing Project B è il secondo capitolo di un trittico che comprende The art of wow, presentato a Vienna e The art of self reflection; un’indagine sull’immagine che culmina nello stereotipo espresso dalla pubblicità con tutto il suo potere di seduzione. Tra i lavori di Chris Haring, da ricordare Running Sushi, la collaborazione con i DV8 Physical Theatre e con l’artista multimediale Klaus Obermaier.
Questo Leone d’oro, più che un premio all’innovazione in danza, sembra un modo per calmare le acque troppo agitate dalla polemica che si è scatenata intorno al Messiah Game di Felix Ruckert. Lo spettacolo del coreografo tedesco ha provocato infatti richieste di censura preventiva da parte del Patriarca di Venezia, cui sono seguite interrogazioni parlamentari da parte di Lega e Udc e le recenti dichiarazioni della Vicepresidente della Camera, Giorgia Meloni di An, che ha chiesto il taglio dei fondi alla Fondazione Biennale perché “mettere il Cristo in un locale di lapdance offende il 90% dei cattolici”.
La richiesta di tagliare i fondi “è un ricatto inaccettabile” secondo Gennaro Migliore, capogruppo alla Camera di Rifondazione, che ha chiesto che vengano “triplicati i fondi per la danza”.
"L'arte è libera – ha sostenuto il Presidente della Commissione Cultura della Camera Pietro Folena - e invocare scomuniche e censure è assolutamente contrario allo spirito di una democrazia. L'Italia investe già così poco in cultura che chiedere di tagliare i fondi alla Biennale mi sembra davvero suicida. Riguardo la danza, poi, è un arte spesso dimenticata proprio per il suo forte legame con il corpo e quindi con la sessualità. Certo – ha concluso Folena - occorre buon gusto anche nelle provocazioni ma non mi pare che lo spettacolo Messiah Game sia andato oltre questo limite. Quello che rattrista è la strumentalizzazione politica che si è fatta della vicenda. Manifestare politicamente contro l'arte è qualcosa di inaccettabile. L'arte va accettata, amata e tutelata senza distinzioni di parte".
by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 3 luglio 2007
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