24.10.07

 

I Liberali danno fiducia a Harper. Elezioni rimandate


Stephen Harper ha ottenuto la fiducia dopo il Discorso del Trono del 16 ottobre, nonostante l'opposizione dell'NDP e del Bloc Quebecois. Il partito Liberale, l'Opposizione ufficiale al governo canadese, ha preferito non far cadere Harper, che conta su una netta minoranza di consensi in Parlamento. La possibilità di elezioni anticipate viene così scongiurata, ma restano i dubbi sulla politica canadese per quanto riguarda il rispetto del protocollo di Kyoto e l'estensione al 2011 della presenza militare in Afghanistan.

 

A lezione di Tg nel Paese del multiculturalismo


Viaggio in Canada dove le emittenti radio e tivù hanno imparato a raccontare e informare etnie e culture diverse

Come cambia l’informazione in una realtà multiculturale? Il Canada ha fatto i conti in anticipo con problemi per certi versi simili a quelli che l’Europa sta affrontando oggi. A Toronto, la cosiddetta capitale mondiale del multiculturalismo, vi sono più nazionalità di quante se ne trovino nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e si lascia la porta di casa aperta in pieno centro città.

Nonostante alcune critiche e le inevitabili contraddizioni, in Canada qualcosa «ha funzionato». Uno dei punti di osservazione privilegiati sulla vita di questo paese è costituito dai cosiddetti media multiculturali, che giorno per giorno raccontano la società a milioni di persone di diversa nazionalità.

I media multiculturali in Ontario sono nati dalle idee di due italocanadesi, Dan Jannuzzi e Johnny Lombardi. Il primo ha fondato nel 1954 un giornale in lingua italiana e in seguito una cooperativa di quotidiani e periodici in diverse lingue da cui si sono sviluppati altri media su supporti differenti; il secondo è considerato il «sindaco ufficioso di Little Italy» e 40 anni fa ha aggirato la legge che prevedeva l’impossibilità di trasmettere via radio in lingue diverse dall’inglese e dal francese con un programma di canzoni italiane, dando vita a quella che sarebbe poi divenuta Chin Radio, che attualmente trasmette in oltre 30 lingue.

Ora in Canada esiste un vero e proprio sistema di informazione e intrattenimento multiculturale. A Toronto la più seguita è Omni TV che, insieme alla sorella City tv, è di proprietà di una importante compagnia telefonica.

Il palinsesto prevede l’alternarsi di programmi di intrattenimento di grande successo alla programmazione in lingue diverse dall’inglese. Il piatto forte di questa stazione, che copre tre territori da Est a Ovest, è costituito dai programmi di informazione, costruiti seguendo dei criteri di notiziabilità affatto diversi da quelli cui siamo abituati nei nostri tg nazionali.

Le varie redazioni sono coordinate a livello centrale da un direttore generale, alcune notizie vengono gestite da una unità centrale, altre dalle redazioni in lingua o, come nel caso della redazione del Sud-Est Asiatico, in inglese e con attenzione particolare a determinate comunità.

Ogni notiziario ha una sua personalità indipendente ma in linea generale, tutte hanno un focus multiplo molto orientato alla comunità etnica di riferimento, al paese di origine e a quello di residenza. Le strutture sono relativamente piccole e ogni tv, come in Italia, è espressione più o meno evidente di tendenze politiche, sempre nel rispetto delle diversità.

by Valentina Cosimati
published on Avvenire del 24 ottobre 2007

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