22.8.07

 

Al Fringe Fest di Edimburgo è "vietato vietare"


Polemiche per lo spettacolo
Jihad: the musical in programma fino al 26 agosto, ma la rassegna scozzese non teme gli attacchi. E il pubblico dimostra di apprezzare lo stile di questa festa che da sempre esprime le più anarchiche radici del teatro.

Non sfugge ai colpi nemmeno Tony Blair, ridicolizzato in due opere musicali. Da non perdere
Escaping Hamlet coprodotto da Italia e Gran Bretagna.

Non sono i genocidi, i crimini contro l'umanità, la fame nel mondo, l'inquinamento e le guerre a muovere le alte e basse sfere della vita pubblica all'interesse per le arti performative, ma la lesa maestà del più inviolabile dei tabù nelle società contemporanee. Ancora una volta è la religione a far levare cori di indignate proteste contro il teatro, la musica, la danza.

A poche settimane dagli attentati di Glasgow e a meno di un mese dall'anniversario degli attentati di Londra, sta facendo discutere un musical in pieno stile Broadway presentato alla 61esima edizione del Fringe di Edimburgo, che si concluderà il 27 agosto. Non è un festival istituzionale e non sorprende che sia accompagnato da polemiche, ma stupisce che i rumors di questa 61esima edizione si siano concentrati su Jihad: the musical.


Lo spettacolo incriminato racconta, in chiave dichiaratamente comica, la storia di un contadino che spera di fare fortuna vendendo fiori di papavero e si trova a intraprendere una carriera di aspirante terrorista. La scorrettezza politica è evidente, soprattutto in un paese in cui dietro un apparente multiculturalismo non è difficile scorgere un atteggiamento chiaro di differenziazione tra "noi british di sani principi" e "loro musulmani potenziali terroristi", ma il politically correct non può e non deve essere un metro di giudizio applicabile alle arti.

Le polemiche sul musical spaziano dalla mancanza di rispetto per le vittime del terrorismo alle critiche per non avere messo in luce le diversità nell'Islam. La questione assume un peso particolare nella città scozzese in cui l'attuale premier britannico Gordon Brown è venuto in contatto con le idee del marxismo e si è lasciato sedurre dal pensiero di Mao e Stalin.

Per il momento lo spettacolo sta registrando il tutto esaurito e ha fatto già il giro del mondo grazie al più "fringe" dei mezzi di comunicazione, internet. Su Youtube, infatti, hanno iniziato a girare alcuni estratti del musical, tra cui I Wanna be Like Osama (Voglio essere come Osama testi), che in pochi giorni è stato visto oltre 140mila volte.

A Edimburgo, comunque, l'unica regola che tenga è "vietato vietare", la censura non è accettata, divieti e normative sono regolarmente aggirate, il pubblico apprezza e ogni anno porta nelle casse cittadine oltre 75 milioni di sterline (più di 100 milioni di euro). Il Fringe di Edimburgo esprime le più profonde e anarchiche radici del teatro. È una festa di spettacoli, musiche, canti, balli e humour in cui, un po' come nel carnevale, non si ha paura di mettere alla berlina politici, questioni scottanti e argomenti politicamente scorretti.

Per restare nel terreno del politicamente scorretto, da segnalare due spettacoli, dal titolo molto simile, sull'irresistibile ascesa al potere dell'ex premier britannico; Tony Blair - the musical e Tony! The Blair Musical.

Per chi ama la danza e il teatro fisico non va assolutamente perso Escaping Hamlet, una coproduzione tra Italia e Gran Bretagna della Compagnia delle Formiche-Teatro dei Borgia e Andy Jordan production, con la partecipazione di Viviana Durante. La performance, che trae spunto dagli spettacoli di Carmelo Bene Hamlet Suite e Pinocchio, e dall' Amleto, ovvero della pietà filiale, di Jules Laforgue, esplora la condizione umana e le difficoltà di adattamento nelle società contemporanee. Lo spettacolo di Giampiero Borgia è stato selezionato tra oltre 2mila per il prestigioso Total Theatre Awards, premio per la migliore rappresentazione del festival.

Per la gioia dei ballettofili c'è anche la versione integrale di Impressing the Czar, coreografia del 1988 di William Forsythe.

Il Fringe di Edimburgo è la dimostrazione pratica che il pubblico sa scegliere e ama gli spettacoli che stimolano il dibattito, il riso e - perché no? - anche le polemiche. Il pubblico sceglie e i commenti serpeggiano tra le vie cittadine, nelle case che diventano ostelli improvvisati, nelle feste che si susseguono a ritmo frenetico, tra le poltrone dei teatri e gli sgabelli dei pub, per strada.

Fringe in inglese vuol dire "frangia", i performer e il pubblico assetato di spettacoli che sappiano liberamente raccontare il presente o semplicemente far divertire o commuovere, invadono come le frange di un coloratissimo poncho le strade e i luoghi della città dando vita, come ogni anno, ad un irripetibile sogno di mezza estate.

by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 22 agosto 2007

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