28.4.07
Hotdocs. A Toronto il documentario è protagonista
Fino al 29 aprile, la 14ma edizione. Omaggio all'Italia.
Fino al 29 aprile il documentario è protagonista a Toronto con la 14ma edizione di HotDocs, 129 film selezionati tra oltre 1700 per undici giorni organizzati in dieci sezioni. Il mercato di questo festival è uno dei più importanti nel Nord America e quest’anno la presenza dei produttori indipendenti italiani è consistente, grazie agli sforzi congiuntidell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e dell’Istituto italiano di Cultura di Toronto.
Alle produzioni indipendenti italiane, brasiliane e tedesche è infatti dedicato il Co-production Day anche se la presenza di film italiani è abbastanza esigua, con il cortissimo Liquidman D, 5 minuti in apnea seguendo l’immersione di un sub, diretto da Martina Amati; Le ferie di Licu di Vittorio Moroni sulle bizzarre vacanze del bengalese musulmano Licu che da Roma torna in Bangladesh per arrangiare le complesse procedure per il suo matrimonio combinato; e una proiezione speciale all’Istituto Italiano di Cultura del ritratto Luchino Visconti di Carlo Lizzani.
Toronto è una città particolare, è qui che documentaristi del calibro di Michael Moore presentano in teatri stracolmi gli ultimi film discutendo con il vivacissimo e impietoso pubblico anche opere non ancora finite e proprio a HotDocs sono stati lanciati documentari diventati dei veri e propri casi internazionali come Supersize Me!, il film sulla ‘M’ gialla più famosa al mondo.
Da segnalare in questa edizione Flying – Confessions of a Free Woman in cui la filmmaker Jennifer Fox cerca di capire cosa significhi essere una donna libera oggi attraverso private riflessioni e conversazioni con donne di varie parti del mondo; The Devil Came on Horseback (USA) di Annie Sundberg e Ricki Stern documenta gli orrori del genocidio in Darfur; The Suicide Tourist del pluripremiato documentarista canadese John Zaritsky su Dignitas, l’associazione svizzera fondata da Ludwig Minelli per aiutare nella pratica dell’eutanasia; e Manufacturing Dissent una critica a Michael Moore di Debbie Melnyk e Rick Caine.
by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 28 aprile 2007
Fino al 29 aprile il documentario è protagonista a Toronto con la 14ma edizione di HotDocs, 129 film selezionati tra oltre 1700 per undici giorni organizzati in dieci sezioni. Il mercato di questo festival è uno dei più importanti nel Nord America e quest’anno la presenza dei produttori indipendenti italiani è consistente, grazie agli sforzi congiuntidell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e dell’Istituto italiano di Cultura di Toronto.
Alle produzioni indipendenti italiane, brasiliane e tedesche è infatti dedicato il Co-production Day anche se la presenza di film italiani è abbastanza esigua, con il cortissimo Liquidman D, 5 minuti in apnea seguendo l’immersione di un sub, diretto da Martina Amati; Le ferie di Licu di Vittorio Moroni sulle bizzarre vacanze del bengalese musulmano Licu che da Roma torna in Bangladesh per arrangiare le complesse procedure per il suo matrimonio combinato; e una proiezione speciale all’Istituto Italiano di Cultura del ritratto Luchino Visconti di Carlo Lizzani.
Toronto è una città particolare, è qui che documentaristi del calibro di Michael Moore presentano in teatri stracolmi gli ultimi film discutendo con il vivacissimo e impietoso pubblico anche opere non ancora finite e proprio a HotDocs sono stati lanciati documentari diventati dei veri e propri casi internazionali come Supersize Me!, il film sulla ‘M’ gialla più famosa al mondo.
Da segnalare in questa edizione Flying – Confessions of a Free Woman in cui la filmmaker Jennifer Fox cerca di capire cosa significhi essere una donna libera oggi attraverso private riflessioni e conversazioni con donne di varie parti del mondo; The Devil Came on Horseback (USA) di Annie Sundberg e Ricki Stern documenta gli orrori del genocidio in Darfur; The Suicide Tourist del pluripremiato documentarista canadese John Zaritsky su Dignitas, l’associazione svizzera fondata da Ludwig Minelli per aiutare nella pratica dell’eutanasia; e Manufacturing Dissent una critica a Michael Moore di Debbie Melnyk e Rick Caine.
by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 28 aprile 2007
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