26.8.06
Montreal, grande piazza per il cinema del mondo
Al via il World Film Festival. In concorso “Notte prima degli esami” come miglior opera prima dell’anno.
di Valentina Cosimati
Montreal
A Montreal fino al 4 settembre si celebra la diversità culturale con la trentesima edizione del Festival del cinema del mondo. Un mosaico di immagini in movimento per scoprire la cinematografia di 76 paesi con 400 tra lungometraggi, corti e mediometraggi, in una delle più interessanti piattaforme nord-americane per il cinema giovane e di qualità, con un occhio di riguardo alle produzioni francofone. Ad aprire la manifestazione I nostri amici terrestri, film francese diretto dallo scrittore Bernard Werber in cui gli alieni girano un documentario sugli abitanti del pianeta Terra.
Notte prima degli esami, il film di Fausto Brizzi sulle avventure di un gruppo di amici alla vigilia della maturità nella Roma degli anni ’80, è in lizza nella competizione come miglior opera prima. La proiezione sarà dedicata alla memoria di Mario Natale, storica figura nel giornalismo culturale e cinematografico.
Fuori concorso Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio con Sergio Castellitto, e le coproduzioni Antonio Vivaldi, un principe a Venezia (Italia-Francia) sulla vita del geniale compositore e Volevo solo vivere (Italia-Svizzera), documentario prodotto da Steven Spielberg in cui Mimmo Calopresti racconta nove storie di italiani deportati ad Auschwitz per mantenere viva la memoria di una delle più atroci tragedie della moderna storia europea.
Tra i film in concorso, La figlia del botanico cinese, una coproduzione franco-canadese diretta dallo scrittore Dai Sijie, sull’amore omosessuale tra due giovani donne nella Cina della fine degli anni ’80; due film iraniani Un piccolo bacio di Bahman Farmanara sulla diaspora e il tema del ritorno in Iran e Caso Havana di Alireza Raisian in cui uno scienziato che ha un progetto sulle biotecnologie si trova a fare i conti con un improvviso divieto del governo.
Per il focus sul cinema del mondo da segnalare La bicicletta, omaggio spagnolo al capolavoro del neorealismo Ladri di Biciclette in cui storie d’amore e d’amicizia di tre generazioni si intrecciano con le lotte delle ciclo-officine per riprendere possesso degli spazi urbani; la coproduzione franco-algerina Barakat! , film leggero e poetico sulle avventure di una chirurga trentenne e una irriducibile sessantenne ex combattente nella guerra di Liberazione, nell’Algeria dei fondamentalisti.
Anastasia del lettone Maris Martinsons racconta l’indipendenza lituana attraverso una serie di episodi surreali, mentre la coproduzione ispano-argentina Come farfalle nella luce affronta la questione dell’immigrazione “di ritorno” per cui i discendenti di famiglie originariamente emigrate in Argentina dai paesi del Mediterraneo come Spagna e Italia ripercorrono a ritroso la strada intrapresa dai propri familiari molti anni prima.
Mariantonia Avati ci riporta in Italia con Per non dimenticarti, storia tutta al femminile di un gruppo di dieci donne di differente estrazione sociale nel reparto di ostetricia in attesa di partorire nella Roma del 1947, la guerra è finita ma i problemi rimangono. Dalla Bosnia Erzegovina la storia di un amore impossibile Il cielo sopra il paesaggio, di Nenad Djuric.
Esilarante lo statunitense L’Oh in Ohio sulle difficoltà di una donna in carriera a raggiungere l’orgasmo nonostante i ripetuti tentativi con l’affascinante e ormai frustratissimo marito, lieto fine grazie all’aiuto di un vibratore e alle capacità amatorie di Danny De Vito. Un film del Quebeq per la chiusura del festival, La vita segreta delle persone felici diretto da Stéphane Lapointe sull’amore e le difficoltà relazionali tra genitori e figli nella società canadese contemporanea.
by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 26 Agosto 2006
di Valentina Cosimati
Montreal
A Montreal fino al 4 settembre si celebra la diversità culturale con la trentesima edizione del Festival del cinema del mondo. Un mosaico di immagini in movimento per scoprire la cinematografia di 76 paesi con 400 tra lungometraggi, corti e mediometraggi, in una delle più interessanti piattaforme nord-americane per il cinema giovane e di qualità, con un occhio di riguardo alle produzioni francofone. Ad aprire la manifestazione I nostri amici terrestri, film francese diretto dallo scrittore Bernard Werber in cui gli alieni girano un documentario sugli abitanti del pianeta Terra.
Notte prima degli esami, il film di Fausto Brizzi sulle avventure di un gruppo di amici alla vigilia della maturità nella Roma degli anni ’80, è in lizza nella competizione come miglior opera prima. La proiezione sarà dedicata alla memoria di Mario Natale, storica figura nel giornalismo culturale e cinematografico.
Fuori concorso Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio con Sergio Castellitto, e le coproduzioni Antonio Vivaldi, un principe a Venezia (Italia-Francia) sulla vita del geniale compositore e Volevo solo vivere (Italia-Svizzera), documentario prodotto da Steven Spielberg in cui Mimmo Calopresti racconta nove storie di italiani deportati ad Auschwitz per mantenere viva la memoria di una delle più atroci tragedie della moderna storia europea.
Tra i film in concorso, La figlia del botanico cinese, una coproduzione franco-canadese diretta dallo scrittore Dai Sijie, sull’amore omosessuale tra due giovani donne nella Cina della fine degli anni ’80; due film iraniani Un piccolo bacio di Bahman Farmanara sulla diaspora e il tema del ritorno in Iran e Caso Havana di Alireza Raisian in cui uno scienziato che ha un progetto sulle biotecnologie si trova a fare i conti con un improvviso divieto del governo.
Per il focus sul cinema del mondo da segnalare La bicicletta, omaggio spagnolo al capolavoro del neorealismo Ladri di Biciclette in cui storie d’amore e d’amicizia di tre generazioni si intrecciano con le lotte delle ciclo-officine per riprendere possesso degli spazi urbani; la coproduzione franco-algerina Barakat! , film leggero e poetico sulle avventure di una chirurga trentenne e una irriducibile sessantenne ex combattente nella guerra di Liberazione, nell’Algeria dei fondamentalisti.
Anastasia del lettone Maris Martinsons racconta l’indipendenza lituana attraverso una serie di episodi surreali, mentre la coproduzione ispano-argentina Come farfalle nella luce affronta la questione dell’immigrazione “di ritorno” per cui i discendenti di famiglie originariamente emigrate in Argentina dai paesi del Mediterraneo come Spagna e Italia ripercorrono a ritroso la strada intrapresa dai propri familiari molti anni prima.
Mariantonia Avati ci riporta in Italia con Per non dimenticarti, storia tutta al femminile di un gruppo di dieci donne di differente estrazione sociale nel reparto di ostetricia in attesa di partorire nella Roma del 1947, la guerra è finita ma i problemi rimangono. Dalla Bosnia Erzegovina la storia di un amore impossibile Il cielo sopra il paesaggio, di Nenad Djuric.
Esilarante lo statunitense L’Oh in Ohio sulle difficoltà di una donna in carriera a raggiungere l’orgasmo nonostante i ripetuti tentativi con l’affascinante e ormai frustratissimo marito, lieto fine grazie all’aiuto di un vibratore e alle capacità amatorie di Danny De Vito. Un film del Quebeq per la chiusura del festival, La vita segreta delle persone felici diretto da Stéphane Lapointe sull’amore e le difficoltà relazionali tra genitori e figli nella società canadese contemporanea.
by Valentina Cosimati
published on Liberazione del 26 Agosto 2006
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